giovedì 1 marzo 2012

Ciao Lucio!!

















'CARUSO

Qui dove il mare luccica e tira forte il vento
su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento
un uomo abbraccia una ragazza dopo che aveva pianto
poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto.

Te voglio bene assaje
ma tanto, tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint'e vene sai.

Vide le luci in mezzo al mare
pensò alle notti là in America
ma erano solo le lampare e la bianca scia di un'elica

sentì il dolore nella musica, si alzò dal pianoforte
ma quando vide la luna uscire da una nuvola
gli sembrò più dolce anche la morte

guardò negli occhi la ragazza, quegli occhi verdi come il mare
poi all'improvviso uscì una lacrima e lui credette di affogare.

Te voglio bene assaje
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint'e vene sai.

Potenza della lirica dove ogni dramma è un falso
che con un po' di trucco e con la mimica puoi diventare un altro
ma due occhi che ti guardano, così vicini e veri
ti fan scordare le parole, confondono i pensieri

così diventa tutto piccolo, anche le notti là in America
ti volti e vedi la tua vita come la scia di un'elica

ma sì, è la vita che finisce ma lui non ci pensò poi tanto
anzi si sentiva già felice e ricominciò il suo canto.

Te voglio bene assaje
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint'e vene sai'


Stamattina mi sono alzata canticchiando "Nanì", una delle canzoni che più mi ha colpito all'ultimo Festival di Sanremo...La voce del giovane Carone all'unisono con quella di uno dei più grandi cantautori italiani:  Lucio Dalla. E oggi, 1 marzo 2012 il destino se l'è portato via...Quasi come se quel destino avesse giocato con lui: 4/03/1943, oltre ad essere uno dei suoi più grandi successi, è anche la sua data di nascita:

"Compiva 16 anni quel giorno la mia mamma le strofe di taverna,
le canto' a ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva,
sapeva di mare
giocava a fare la donna con il bimbo da fasciare."

E il 4 marzo sarà fra tre giorni, Lucio avrebbe compiuto 69 anni. Personalmente la sua timbrica vocale e il suo aspetto mi hanno sempre dato l'impressione di un uomo malinconico e buono, mi faceva tenerezza nel guardarlo allo stesso modo di quanto la sua musica mi emoziona. 
Canzoni come "Caruso", "Le rondini", "Ayrton", "L'anno che verrà" resteranno sempre parole senza età nel firmamento dei grandi. O ancora "Canzone", "Attenti al lupo", "Piazza grande"...strofe che continueremo a canticchiare. Per sempre. Perchè è questa la magia dei grandi cantautori: resteranno immortali. Sono convinta che come io ho conosciuto e imparato ad amare Fabrizio De Andrè o Lucio Battisti, i ragazzi di domani non dimenticheranno mai Dalla.

"E se non ci sarà più gente come me voglio morire in Piazza Grande,
tra i gatti che non han padrone come me attorno a me"

Lucio nei suoi testi ha parlato molto anche d'amore... "Domani" credo sia in assoluto la più bella, emozione pura, forse una di quelle che preferisco. Ma anche "Tu non mi non mi basti mai" esprime la logica del sentimento assoluto...Poeta contemporaneo.
  
"Dovevo essere un cretino come te
per stare a bocca aperta ad ascoltarti
parlare tutto il giorno malissimo di te
e la notte uscire fuori per cercarti
lo so perché tu sei dentro di me
e so che tu sei più forte di me
perché ci vuole solo un cretino come me
per stare ancora qui a telefonarti
e a farsi fare tutto il male che mi fai
solo perché mi piace perdonarti
perché tu sei, tu sei dentro di me
e poi tu sei molto più forte di me
E' la verità
ma come si fa
dove saremo io e te
domani domani
saremo ancora così lontani
ci annuseremo da lontano come i cani, i cani
proprio come due bambini io e te, oh oh io e te, oh oh io e te
va bene allora adesso dimmi cosa fai
potremmo fare in modo di incontrarci
basta solo che mi dici stasera dove vai
che ci vediamo chissà se hai il coraggio di guardarmi
perchè, io so che sai che son dentro di te
e oh vedrai son più forte di te
E' la verità
ed ecco come si fa
ecco cosa saremo io e te
domani domani
saremo nuvole nel cielo
così almeno non saremo più lontani lontani
e quando il vento lo vorrà ci incontreremo ci troveremo
io e te domani io e te..........."

L'ultima poesia che ci ha lasciato l'avevamo imparata ad ascoltare da poco per radio "Anche se il tempo passa (Amore)" e adesso a sentirla mi viene il nodo alla gola, soprattutto nell'ultima parte: "così anche se il tempo passa, e tu non sei mai la stessa (vita) ti voglio e ti vivrò per tutto il tempo che resta
anche un ultimo sguardo, il tempo di una carezza e per il bacio che ancora non ho, che io non ti persa".

Per concludere voglio fare un encomio anche all'uomo di cultura che era Lucio: vicino al FAI (Fondo Ambientale Italiano), grande estimatore e appassionato d'arte, innamorato della sua città e della sua Italia. 

CIAO LUCIO, vola con la polvere dei sogni al fresco delle stelle!!! 








martedì 28 febbraio 2012

White Milano. L' accessorio fa la differenza!



E' da un pò di giorni che non scrivo, ma questo fine settimana è stato impegnativo! Sono stata al White Milano, salone delle nuove tendenze e degli stilisti emergenti che si è svolto in occasione della Fashion Week.
Inutile dire quanti stimoli e quanti spunti per outfit del tutto originali!! Oltre a questo, mi hanno colpito moltissimo gli allestimenti fatti in Via Tortona al n. 27 e al n. 54 in una ex fabbrica divenuta location essenziale, spoglia, nuda. Il bianco delle pareti dell'edificio, il grigio antracite del pavimento e i pannelli  neri di cartongesso che andavano a creare una sorta di spazi cubici dove all'interno si trovavano le aziende, avevano le caratteristiche tipiche degli allestimenti di arte contemporanea. Bellissimo anche il flower design: semplici reti di metallo con una serpentina di rose rosa andavano ad impreziosire l'ambiente.
Soprattutto la parte Basement al n. 27 mi ha davvero colpito: elementi di architettura industriale trasformati in arredo da esposizione per gioielli dalle forme lineari ed essenziali, cappelli e abiti dove il nero e il taglio vivo facevano da padroni. 




Voglio iniziare parlando degli accessori, campo in cui c'è sperimentazioni maggiore rispetto all'abbigliamento tout court.
Sono stata colpita dai  cappelli di Scha, dove l'essenzialità va anche indietro col tempo, rievocandoci i film muti di Charlin Chaplin (la bombetta) o artisti come Max Ersnt o Hans Arp. Ewa Kulasek, la designer di queste piccole opere, è anche una grande appassionata di storia dell'arte e infatti descrive così i suoi cappelli: "Sono forma, Sono colore, Sono struttura, Non danno molto spazio alla decorazione, Sono bellezza, Sono semplicità, Sono riduzione, Sono perfezione, Sono fatti per giocarci. Molti dei miei cappelli hanno tante facce. Dipende dal modo in cui li portate. Dipende dal modo in cui li abbinate.".



 


Essendo molto appassionata di scarpe e borse vi voglio presentare alcuni marchi a mio avviso molto innovativi. 
C'è chi guarda al mondo retrò riportandoci in atmosfere dell'Argentina di Evita Peron, quasi facendoci sentire le melodie del tango: una di queste maison è Nora scarpe di lusso, dove il designer Dante Beltrami indaga e propone le forme sensuali della calzatura da ballo. 
Anche Mina Buenos Aires, va verso questa direzione: la stilista, innamorata del folklore argentino da poche stagioni sta proponendo sei modelli tutti dai colori della palette dei polvere, impreziositi da dettagli di rose e anemoni: Nora, Carmen. Sofia, Evita, Studio, Frida e Amalia. Il tacco (medio o alto) slancia la gamba, lo rende versatile e portabile a tutte le donne.


Nora scarpe di lusso

Mina Buenos Aires













Altro marchio particolare e nuovo è Anniel, la scarpa degli artisti di strada. L'azienda nasce nel 1976 a Montebelluna e produce scarpe per i più disparati tipi di sport. Nel 2000 l'incontro con un produttore giapponese fortemente colpito dalle scarpine da jazz bianche, farà nascere la linea "Moda" che si diffonderà nei migliori negozi di Tokyo, Nagasaki e Osaka. 
Queste scarpette in pelle, tessuto o glitter con una morbidissima suola in cuoio hanno spopolato in Giappone e in Italia si stanno diffondendo proprio per la loro linea glamour.


Anniel collezione A/I 2012/13
Le mie Anniel glitter oro



E ora passiamo alle borse: dai colori fluo rosa, giallo limone, fuxia,  bluette e davvero nuove le Herve Guyer Paris, borsine in gomma che riprendono i modelli anni '30 (soprattutto la Chanel 2.55), ma con una grinta contemporanea: il marchio utilizza, infatti, una borchia come chiusura (elemento questo che si trova anche nelle scarpe e nei bracciali).


Herve Guyer Paris


Per finire, restiamo sempre a Parigi con le borse foulard di Ema...Oh. La stilista, cresciuta nell'atelièr della mamma, amante dei viaggi e di tutti gli oggetti che profumano di storia, nel 2010 lancia la sua linea di accessori e borse perchè come lei stessa dice "Il dettaglio disegna la silhouette, la firma di un'eleganza unica".
Vicina alla tradizione dell'artigianato francese, dà ai suoi oggetti un' aria vintage accostando diversi materiali e giocando con le texture.
Ema...oh in tibetano significa "Oh...meraviglia", e a noi non resta che lo stupore per la bellezza di queste creazioni.


Ema...Oh




martedì 21 febbraio 2012

Gli ingredienti segreti dell'amore




Quest'oggi vi parlo di un bellissimo libro da leggere tutto d'un fiato "Gli ingredienti segreti dell'amore" di Nicolas Barreau. Pagine che hanno in parte ispirato anche il nome dato al mio blog. La vicenda, infatti, si snoda tutta attorno ad un ristorantino tipico del Boulevard Saint-Germain di Parigi "Le temps des cerises".


La vicenda parte in un pomeriggio di novembre, quando Aurélie dopo una brutta delusione d'amore si rifugia in una piccola libreria ed è attratta da un libro intitolato "Il sorriso delle donne". Scorrendo veloce le pagine scopre che l'autore parla del suo ristorante così accogliente e caldo.
"Les temps des cerises", infatti, è un piccolo mondo magico dove la giovane propone ai suoi ospiti le ricette del "Menù dell'amore", pensato e scritto dal padre per la sua adorata moglie.
La storia si snoderà proprio attorno alle vicende che vedranno Aurélie alla ricerca dell'autore del libro, per poterlo ringraziare di aver speso parole così belle riguardo il suo piccolo locale.
Il finale sarà una dolce sorpresa per la giovane donna che con i suoi sfiziosi piatti arriverà a risolvere il mistero dell'autore!




Gli ingredienti di questo libro si mescolano pagina dopo pagina: l'amore, lo charme di Parigi, le ricette, l'incognita che darà un tocco frizzante al magico finale. E vi sembrerà di assaporare i piatti della dolce Aurélie e chiudendo gli occhi magari sentirete il profumo del "Gateau au chocolat"...









lunedì 20 febbraio 2012

Elogio alle clutches

Iniziamo a guardare avanti: pelle abbronzata, vestitini leggeri e serate calde... In una parola: estate!!! E non c'è stagione più bella dell'anno per giocare con colori e con accessori.
Personalmente, adoro le clutches, piccole borsette da tenere in mano che completano il look quasi quanto un bel bracciale o un anello!

Lauren Merkin - Louise

Quest'anno c'è davvero da sbizzarrirsi: gli stilisti ne hanno pensate di tantissime forme, con colori frizzanti e soprattutto per tutte le occasioni.

Le mie preferite sono le Lauren Merkin, le borse delle vip americane. Da Eva Longoria a Jennifer Lopez, sono tutte pazze per queste piccole meraviglie dai nomi di donna: Louise, Diana, Eve, Carolina, Lucy... Hanno tutte una forma diversa e i materiali utilizzati possono essere il pitone, il coccodrillo o la rafia, di grande tendenza nella prossima primavera estate.


Lauren Merkin - Lucy
Lauren Merkin - Blair


Eva Longoria con un modello Eve



Delle vere e proprie esplosioni di colore sono le clutches Roberta Di Camerino. La stilista della storica Bagonghi bag, diventata ormai un classico, ne ha create di due modelli dai nomi di farfalla: "Pavonia" e "Saturnia"; le sfumature vanno dall'arancio, giallo e fucsia al blu, verde ed azzurro. Naturalmente non poteva mancare il piccolo logo della cintura a forma di R.



Anche la maison Emilio Pucci propone un bellissimo modello in pitone, un pò country e un pò patchwork: colori come il fucsia, l'arancio, il rosso e il turchese fanno da padroni.
Sicuramente un modello molto grintoso da abbinare a look total black o per renderlo più cool con jeans chiari, camicia bianca e giacca oversize.


Sicuramente una chicca è la piccola opera d'arte di Roger Vivier, la clutch ad edizione limitata Rendez-Vous. un trionfo di chiffon di seta dai colori pastello come il pesca, l'azzurro e il rosa confetto posti in contrasto alle tonalità cariche del rosso e del bluette. Una pochette completamente ricoperta di petali leggeri di peonie e rose.
Sicuramente un vezzo, anche solo per il costo che va dai 1800 ai 35000 dollari.



Ad ognuna la sua, c'è l'imbarazzo della scelta!!!!

Prada

Ralph Lauren


domenica 19 febbraio 2012

Sanremo si tinge di rosa





Finale tutta al femminile quella di Sanremo 2012! Emma, Arisa e Noemi. Tre voci bellissime nel panorama della musica italiana: la prima caratterizzata da una forte vocalità, la seconda da un timbro particolare e la terza graffiante e piena di sentimento.
"Sono solo parole", un testo che racchiude l'incomunicabilità tra due persone, ma come ha dichiarato la cantante stessa, l'autore Fabrizio Moro ha voluto dare anche un'interpretazione del momento che stiamo vivendo: una politica fatta di sole parole e non di fatti. Una società in cui non c'è altra scelta che guardare al futuro solo vivendolo, senza fare troppi sogni e progetti:

"Sperare che domani arrivi in fretta e che svanisca ogni pensiero
Lasciare che lo scorrere del tempo renda tutto un pò più chiaro
Perché la nostra vita in fondo non è nient’ altro che
Un attimo eterno, un attimo
tra me e te
Sono solo parole
Sono solo parole le nostre
sono solo parole
Sono solo parole, parole, parole, parole"


Tematica impegnata anche per la canzone vincitrice della sessantaduesima edizione del Festival, "Non è l'inferno". Ho apprezzato molto sia stata una giovane voce ad interpretare questa canzone, la leggo come una possibilità di comunicazione tra due generazioni che, mai come in questo momento storico, sono distanti.
E' commovente il messaggio di un uomo che ha partecipato attivamente alla storia del suo Paese e che si ritrova a dover trovare giustificazioni ad un figlio che sogna la semplicità e la normalità di una famiglia.
La musica, come ha già fatto in altri momenti del passato, racconta uno spaccato di Italia quotidiana, realistica, drammatica.
Emma, da parte sua, l'ha resa emozionante e a mio avviso davvero intensa:

"Ho dato la vita e il sangue per il mio Paese
e mi ritrovo a non tirare a fine mese,
in mano a Dio le sue preghiere
Ho giurato fede mentre diventavo padre
due guerre senza garanzia di ritornare
solo medaglie per l'onore
Se qualcuno sente queste semplici parole
parlo per tutte quelle povere persone
che ancora credono nel bene
Se tu hai coscienza guidi e credi nel Paese
dimmi cosa devo fare per pagarmi da mangiare
per pagarmi dove stare
dimmi che cosa devo fare
No, questo no, non è l'inferno
ma non comprendo com'è possibile pensare
che sia più facile morire
No, non lo pretendo ma ho ancora il sogno
che tu mi ascolti e non rimangano parole
Ho pensato a questo invito non per compassione
ma per guardarla in faccia e farle assaporare
un po' di vino e un poco di mangiare
Se sapesse che fatica ho fatto per parlare
con mio figlio che a 30 anni teme il sogno
di sposarsi e la natura di diventare padre
Se sapesse quanto sia difficile il pensiero
che per un giorno di lavoro c'è chi ha
ancora più diritti di chi ha creduto nel Paese del futuro
No questo no, non è l'inferno
ma non comprendo com'è possibile pensare
che sia più facile morire
Io no, non lo pretendo ma ho ancora il sogno
che tu mi ascolti e non rimangano parole
Non rimangano parole
Com'è possbile pensare che sia più facile morire
Io no, non lo pretendo ma ho ancora il sogno
che non rimangano parole
Non rimangano parole, non rimangano parole."



Arisa è stata per me la rivelazione di quest'anno. L'ho preferita su tutti. Lasciati i panni della ragazzina sperimentatrice, l'abbiamo ritrovata donna con un look di Mila Schon che l'ha resa davvero bella.
La sua canzone "La notte" ha intrinseca una malinconia che ci fa rimanere con le lacrime agli occhi. Anche nel testo si trova comunque una maturità nuova, una melodia che forse per la prima volta ci fa capire le altissime doti canore di Rosalba (vero nome della cantante).

"E quando arriva la notte
e resto sola con me
La testa parte e va in giro
in cerca dei suoi perchè
Né vincitori né vinti
si esce sconfitti a metà
La vita può allontanarci,
l’amore continuerà... "


Devo dire che sono stata davvero soddisfatta di vedere tre giovani donne regine del palco dell'Ariston, tre talenti che ne sono certa, dureranno nel tempo.










sabato 18 febbraio 2012

Muffins e cupcakes. Bontà e fantasia!

Sicuramente alcune di voi si chiederanno dove sta la differenza tra muffins e cupcakes. Questi dolcetti anglosassoni, difatti, si assomigliano molto e per noi che abbiamo abitudini alimentari diverse, ci fa strano chiamarli in due modi differenti.
La prima differenza è estetica: il muffin è più grande, non è glassato e solitamente al suo interno ha frutta o cioccolato. Il cupcake, invece, è piccolino, decorato, colorato, con una impasto molto dolce e ricco di burro.





La seconda differenza è l'orario in cui i due tipi di dolcetti vengono consumati: i muffins solitamente fanno parte della colazione, mentre il cupcake è una vera e propria delizia da gustare durante l'ora del thè.



Anche gli impasti sono differenti: il muffin prevede di proseguire gradatamente con gli ingredienti e di mescolarli uno alla volta, mentre il cupcake vede tutti gli ingredienti mescolati nello stesso momento. Il primo risulterà più solido e compatto, mentre il secondo sarà più soffice.




E per concludere questo mio elogio alla pasticceria anglosassone vi lascio una ricettina facile facile!!

MARSHMALLOW CUPCAKES 

125 g di burro (con un pizzico di sale)
2 uova
100 g di zucchero
150 g di farina autolievitante
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
50 g di marshmallows

Per decorare:
300 ml di panna
75 g di marshmallows
marshmallows a pezzetti 
palline, fiorellini, codette di zucchero

Mettete tutti gli ingredienti su una ciotola e sbattete con una frusta per circa 2 minuti. Aggiungete i marshmallows tagliati a pezzettini.
Riempite 12 stampini a 2/3 ed infornate per 20 minuti a 180°.
Toglieteli dal forno e fateli raffreddare. Nel frattempo preparate la crema per la guarnizione: sciogliete a fuoco basso i 75 g di marshmallows con metà della panna; montate la restante e aggiungetevi la crema.
Decorate a piacere con una tasca del pasticcere e buon appetito!!!



Sanremo, la quarta puntata. Sogno in fucsia di una giovane cantantessa veneta

Grande fan di X Factor, ieri sera Francesca Michielin mi ha incantato. La ragazzina di Bassano dopo essere uscita vincente dal talent show, ha potuto calcare un altro importantissimo palco nel giro di poche settimane. L'abbiamo vista scendere la famosa scalinata assieme a Chiara Civello, in uno splendido vestito fuxia che la rendeva davvero una piccola principessa.
Francesca, che ha avuto Simona Ventura come madrina durante la sua avventura, sta davvero crescendo tantissimo: la sua canzone 'Distratto', è già certificata disco di platino e in classifica ha pure sorpassato il singolo di Tiziano Ferro 'L'ultima notte al mondo'.
Sicuramente una grande emozione per lei quella di ieri sera anche se la canzone, a mio avviso modesta e banale, non ha valorizzato appieno le sue doti canore.




Molto intensa, invece, l'interpretazione di Alessandra Amoroso ed Emma Marrone della canzone 'Non è l'inferno'.
Il testo di Kekko dei Modà di per sé già molto forte per la sua tematica, ha toccato l'apice del sentimento grazie alle voci delle due cantanti salentine.
Molto eleganti anche i look: la Amoroso in un abito nero lungo dal sapore quasi austero e con uno chignon alto molto chic; Emma, invece, in un tubino double colour verde smeraldo e nero sempre indossato con tacchi vertiginosi.
Oltre alla bravura, ho apprezzato moltissimo la raffinatezza nella scelta degli outfit e l'emozione finale della ex concorrente di Amici.